Il Progetto

 

Ecosistema digitale per la cultura della Regione Campania

Sistema Informativo Culturale – Move to Cloud – Ecosistema Digitale della Campania

La Regione Campania ha definito tra i suoi indirizzi programmatici la promozione, la valorizzazione dei beni culturali e la rivoluzione digitale mediante la creazione dell’Ecosistema digitale per la cultura, piattaforma innovativa dedicata alla cultura e alla valorizzazione del patrimonio culturale campano. L’esperienza immersiva su cui si basa la piattaforma consente di godere della ricchezza del patrimonio culturale e paesaggistico del territorio.

Il progetto è frutto della sinergia fra attori della tradizione culturale ed esperti di tecnologie innovative, cataloghi, inventari, guide, schede descrittive, microfilm e microfiches, patrimonio digitale sommerso, CD-ROM, file pdf, file musicali, immagini di diversi formati, ecc. Questo e molto altro andrà a costituire la base da cui attingere un’enorme mole di informazioni elaborate in modo innovativo: Linked Open Data (LOD) culturali archiviati in ambiente cloud e Big Data fruibili on line.

L’Ecosistema, nella sua versione definitiva, non sarà una semplice banca dati: si configura come un complesso Data Lake che permetterà di accedere ai dati, di correlarli tematicamente e di condividerli. Il valore aggiunto consiste nell’approccio innovativo dell’inserimento dei dati, della loro correlazione semantica, degli standard descrittivi condivisi, degli strumenti tecnologici fondati sul principio dell’interoperabilità. La ricerca in rete effettuata dagli utenti non si limiterà più a singole tipologie di analisi, ma permetterà di accedere a tutte le informazioni disponibili su un determinato argomento, indipendentemente dalla sorgente che le ha generate. Ad ogni elemento, infatti, vengono associati un identificatore e un insieme di metadati che lo qualificano, così il Data Lake restituirà come risultato tutti i dati collegati all’oggetto di ogni singola ricerca. Ad esempio, se un utente vorrà cercare informazioni sull'architetto Domenico Fontana (1543 - 1607), una sola interrogazione gli consentirà di prendere visione ed accedere a tutte le informazioni disponibili nel sistema, cioè immagini digitali, video, documenti, libri ed anche eventi dedicati a tale soggetto (convegni, mostre, presentazione di volumi, ecc.).

Questo approccio, in attuazione del Piano Nazionale crescita digitale e del Piano Nazionale per l’informatica, disegna le modalità di fruizione dell’offerta culturale sul territorio regionale da parte di operatori ed utenti diversi. L'accessibilità del patrimonio culturale è pensata anche per le persone con disabilità. Si sperimenterà l’arte attraverso il coinvolgimento dei sensi, verranno definiti dei percorsi interattivi intelligenti e la cultura diventerà smart grazie ai sensori culturali IoT (Internet of Things), alla realtà aumentata e alla realtà virtuale in cloud.

A completamento di tutte le attività progettuali, sarà possibile accedere all’Atlante del Cinema in Campania, alla Mediateca dello Spettacolo, al Centro Regionale per i Beni Culturali della Campania, al patrimonio reso disponibile dai Musei, dai Parchi archeologici, dagli Archivi e dalle Biblioteche per la costituzione dell’Ecosistema, dando vita a una rete di relazioni istituzionali suscettibile di ulteriori successivi sviluppi di collaborazione. Attraverso di esso, la Regione Campania consolida rapporti e dialoga, tramite l'interoperabilità, con i sistemi nazionali del Ministero dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo.

Il progetto si fonda sul principio di inclusività delle persone fragili ma anche a stimolare la nascita della comunità regionale Open Data della cultura ed è volto a promuovere le informazioni anche secondo l’approccio bottom up. Il progetto si fonda sul principio di inclusività, punta anche a stimolare la nascita della comunità regionale Open Data della cultura ed è volto a promuovere le informazioni anche secondo un approccio bottom up. Tecnologia, cultura, valorizzazione del territorio, servizi per i cittadini, prospettive occupazionali per gli operatori del settore allo scopo di evitare le fuga fuori regione dei migliori talenti, sviluppo intelligente, sostenibile e inclusivo: questi sono gli obiettivi che la Regione si propone di raggiungere, in linea con lo sviluppo dell’Agenda Digitale, parte integrante della Strategia Europa 2020 e del POR Campania FESR 2014-2020, Asse II.

Gli attrattori territoriali del Mi.B.A.C.T. coinvolti dal progetto sono 21: Segretariato Regionale MIBAC Campania, Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Museo della Reggia e del Real Bosco di Capodimonte, Museo della Reggia di Caserta, Parco archeologico di Paestum, Parco Archeologico dei Campi Flegrei, Parco Archeologico di Ercolano, Parco Archeologico di Pompei, Polo museale della Campania, Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio di AV-SA, Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio BN-CE, Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio territoriale della città di Napoli, Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio della Città metropolitana di Napoli, Archivio di Stato di Avellino, Archivio di Stato di Benevento, Archivio di Stato di Caserta, Archivio di Stato di Napoli, Archivio di Stato di Salerno, Biblioteca Nazionale di Napoli, Biblioteca Universitaria di Napoli, Biblioteca del Monumento Nazionale di Montevergine. Partecipano al progetto anche gli enti in house della Regione Campania Fondazione Campania Festival e Fondazione Film Commission Regione Campania.

APPROFONDIMENTI

1
Implementazione degli Open Data della Regione Campania
Ogni dataset prodotto in ottica LOD sarà reso disponibile sul portale degli Open data della Regione. Sarà possibile costruire una rete di relazioni finalizzate alla divulgazione della grande quantità di open data prodotti dalle altre istituzioni, nel quadro della diffusione della cultura dell’Open Government della PA campana. L’idea è quella di costituire un data hub degli Enti territoriali, promuovendo la partecipazione diffusa al popolamento del sito regionale con dataset propri, come previsto dal Disciplinare sugli Open Data della Regione Campania, a disposizione di cittadini, operatori, imprese.
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2
La comunità Open Data della cultura
Il progetto prevede una piattaforma integrata e collaborativa per gli Open Data del Patrimonio Culturale della Regione Campania. Le informazioni prodotte dalle comunità, concernenti siti, opere, iniziative, rappresentazioni culturali territoriali, verranno raccolte in ottica di cooperazione e co-creazione. In un primo momento i dati saranno inseriti sulla piattaforma; poi, dopo la verifica di congruità, i dataset saranno caricati sul sistema in area pubblica in una sezione dedicata al patrimonio dei dati presenti in regione.
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3
Vivere l’arte attraverso la messa in gioco dei sensi: servizi per le disabilità sensoriali
Abbattere le barriere sensoriali è uno sforzo necessario per garantire a tutti la partecipazione e la democrazia del sapere. Le persone con disabilità sensoriali potranno accedere on line ai luoghi della cultura e fruire della corretta percezione multisensoriale del luogo di interesse.
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4
Atlante del Cinema e Mediateca dello Spettacolo
L’eccellenza culturale campana si esprime anche attraverso il settore dello spettacolo cinematografico e teatrale. Con il progetto Move to cloud la Fondazione Film Commission della Regione Campania e la Fondazione Campania dei Festival, insieme ad altri Enti partner di progetto, daranno vita a dataset aperto che comprenda le attività di questo settore. L’intervento consentirà di facilitare:
  • le attività di raccolta, conservazione, valorizzazione del patrimonio teatrale d’interesse regionale;
  • la promozione di attività di studio e ricerca settoriale;
  • la salvaguardia, la diffusione e la valorizzazione del patrimonio audiovisivo e fotografico, del patrimonio cinematografico e audiovisivo d’interesse regionale.
La piattaforma viene sviluppata attraverso la migrazione in ambiente cloud dei materiali già disponibili e sarà incrementata con ulteriori acquisizioni di dati. Essa potrà essere utilizzata per sperimentazioni innovative come la creazione di itinerari turistici virtuali, in grado di raccontare il teatro e il cinema con i materiali del data lake. Le attività pertanto consisteranno in:
  • verticalizzazione e customizzazione della piattaforma cloud sviluppata;
  • acquisto e sviluppo di servizi specifici da integrare alla piattaforma sviluppata;
  • implementazione dei servizi cloud di riferimento con materiali propri;
  • sperimentazione dei servizi innovativi.
La piattaforma fornirà al pubblico, agli altri operatori culturali, ai centri di ricerca, alle Università e ad altri enti nazionali e internazionali, i materiali catalogati riferiti a:
  • i protagonisti del cinema e delle stagioni teatrali napoletane;
  • i luoghi del patrimonio culturale e paesaggistico;
  • le relazioni con i partner;
  • gli spettacoli prodotti;
  • materiali audiovisivi e reperti documentali
  • i manoscritti della tradizione culturale napoletana conservati nelle biblioteche
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5
Centro Regionale per i Beni Culturali della Campania - in Cloud
La migrazione in cloud del materiale raccolto dal Centro Regionale dei Beni Culturali della Campania (CRBC) rende possibile una fruizione innovativa delle esperienze catalografiche maturate sul territorio nel corso degli ultimi quindici anni. Ciò permetterà di sviluppare un’offerta di dati culturali estratti da dati catalografici e archivistici strutturati e normalizzati già esistenti. A ciò si aggiungerà l’interazione con la piattaforma i.Ter Campania, che consentirà dataset aperti e percorsi culturali georeferenziati.
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6
Smart cultura - Sensori culturali IoT
Dare vita agli oggetti d’interesse culturale è possibile con l’applicazione di tecnologie IoT (Internet of Things), termine che definisce tutti gli oggetti connessi alla rete in grado di acquisire una propria capacità di interazione, grazie a particolari dispositivi, impianti o sistemi ad essi integrati. L’utilizzo di IoT rende gli oggetti prescelti degli smart objects, che hanno la capacità di identificare, connettere, localizzare, elaborare dati e interagire con l’ambiente. Gli oggetti culturali saranno quindi in grado di comunicare informazioni alla rete o ad altri dispositivi mobili, quali smartphone, grazie a etichette identificative a radio frequenza o a Codici QR. Sensori ipotizzati:
  • Conta Persone
    L'analisi dei flussi delle persone consente di ottimizzare l’analisi statistica, le attività promozionali, commerciali, il marketing e l’utilizzo delle risorse, la sicurezza, la manutenzione o la programmazione dei turni del personale. In tal modo è possibile migliorare la qualità del servizio fornito al visitatore.
  • Igrometri - Temperature - Pressione barometrica - Rumore
    L'analisi di dati ambientali consente di ottimizzare la gestione delle attività volte alla conservazione dei beni. In tal modo è possibile migliorare la qualità del servizio di tutela dei beni culturali.
  • Allarmi Presenza
    La sicurezza dei beni culturali richiede funzioni ICT evolute, per soddisfare le necessità degli istituti dal rischio di possibili sottrazioni di beni o di danneggiamenti. La presenza di sensori IoT in grado di segnalare la rimozione e lo spostamento delle opere, possono essere integrati ai sistemi di sicurezza già esistenti per prevenire eventuali azioni delittuose.
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7
Percorsi interattivi intelligenti
La tecnologia IoT è utilizzabile per soluzioni semplici di interazione tra utente e oggetto di interesse culturale. Ciò assolve due a compiti distinti: miglioramento della qualità della fruizione e perfezionamento dell’offerta. L’esperienza dell’utente sarà arricchita da tecnologie quali QR Code (codice a barre bidimensionale leggibile da smartphone e utilizzabile come ipertesto) e Beacon (dispositivi in grado di comunicare via bluetooth). Sarà così possibile approfondire livelli informativi diversi su un’opera, un monumento o un sito archeologico. Allo stesso tempo, la sensoristica IoT sulle singole opere consente di identificare l’approssimarsi di un utente e di comunicare questa informazione a un sistema centralizzato. In tal modo è possibile ricostruire il comportamento dei visitatori, stratificare i dati raccolti su di essi e, di conseguenza, identificare in modo del tutto innovativo le possibili relazioni che i visitatori stabiliscono con le singole opere. Si crea così la base informativa per realizzare un sistema di guide evoluto, in grado cioè di proporre ai visitatori degli itinerari basati non solo sul sistema di conoscenze del singolo utente, ma anche sulla conoscenza (indiretta) delle esperienze e delle preferenze di coloro che hanno già visitato il museo.
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8
Realtà aumentata e realtà Virtuale in cloud
La creazione di un ambiente in cloud consentirà agli utenti di interagire con la realtà virtuale direttamente dal dispositivo preferito. Grazie a modelli 3D appositamente realizzati, si offrirà un’esperienza totalmente innovativa. Le persone più adulte potranno usufruire di un’esperienza immersiva mai provata, mentre le generazioni più giovani, i nativi digitali, saranno maggiormente stimolate all’interazione con il patrimonio culturale. Sarà possibile combinare il fascino intramontabile di un libro cartaceo o di un’opera d’arte con la tecnologia della realtà aumentata o virtuale.
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ARCCA - Architettura della Conoscenza Campana – Ecosistema Digitale della Campania

Il Progetto ARCCA - ARchitettura della Conoscenza Campana, attuato dalla SCaBeC - Società Campana Beni Culturali, intende sostenere la sperimentazione di tecnologie a supporto della conservazione, valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale della Campania. Ricerca, sviluppo e innovazione, in una logica di smart cities, sono gli strumenti di diffusione di modelli di integrazione e di tecnologie avanzate.

Il Progetto contribuisce a valorizzare e diffondere il Sistema Culturale Campano attraverso un ambiente digitale che permette la descrizione, la digitalizzazione e nuove forme di fruizione online, promuovendo inoltre lo sviluppo di mercati emergenti, con benefici per l’amministrazione regionale, i cittadini e le imprese del territorio.

L'architettura informativa viene applicata ad uno degli ambiti maggiormente caratterizzanti il territorio della Campania, il patrimonio culturale, stimolando così il potenziamento delle infrastrutture di ricerca legate sia al settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, sia al settore dei beni culturali.

ARCCA è concepito come un vero e proprio ecosistema gestionale e informativo caratterizzato da un ambiente distribuito, orientato ai servizi, in grado di supportare sia gli operatori culturali nelle attività di gestione e curatela del patrimonio, sia i fruitori di contenuti culturali attraverso le sue interfacce di output ed i servizi integrati fruibili sul territorio.

Le principali funzionalità dell'Ecosistema di servizi ARCCA sono rappresentate da:

  1. Catalogazione del patrimonio attraverso un innovativo sistema di descrizione integrata dei beni culturali
  2. Digitalizzazione del patrimonio attraverso i servizi di un sistema di Digital Library integrato
  3. Fruizione del patrimonio attraverso un network di portali e App dedicati alla disseminazione dei contenuti in ottica multimodale e multi-livellare
  4. Previsione e Organizzazione attraverso l'elaborazione di grandi volumi di dati provenienti da fonti diverse, finalizzate al miglioramento dell'offerta culturale (Data Tourism)
  5. Tutela del patrimonio e dei luoghi di conservazione attraverso il monitoraggio continuo con sistemi di sensoristica IoT
  6. Localizzazione intelligente dei beni attraverso servizi integrati di Heritage Proximity
  7. Indicizzazione ontologico-semantica dei contenuti e gestione di ricerche in linguaggio naturale scritto e parlato
  8. Valorizzazione del patrimonio attraverso innovative tecnologie di allestimento e fruizione di contenuti in modalità AR (Augmented Reality) e VR (Virtual Reality)

Gli ambiti di applicazione e sperimentazione delle tecnologie sviluppate dal progetto sono stati individuati in base ad una logica di scelta incentrata sulla differenziazione dei contesti culturali e del relativo patrimonio, sia per periodo storico - dall’archeologico al contemporaneo - sia per tipologia di bene - audio, video, immagini, oggetti di arte sacra, tele, sculture, manoscritti, ecc.

La prima fase di sperimentazione del Progetto ARCCA riguarda dunque:

MADREscenza2020 - Fondazione Donnaregina per gli Archivi del Contemporaneo in Regione Campania digitalizza e interconnette patrimoni provenienti dall’Archivio Lia Incutti Rumma, Archivio Amelio-Santamaria, Archivio Marina Vergiani, Archivio Fondazione Filiberto e Bianca Menna, Archivi Fondazione Morra, Archivio Fondazione Morra Greco, Archivio Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee - Museo Madre e Archivio di Castel Sant'Elmo

Via Duomo, strada dei Musei - Territorio peculiare per contenuti culturali con azioni di virtualizzazione dell’area e di digitalizzazione del patrimonio artistico, mette in rete gli otto musei che nella città di Napoli insistono su via Duomo: Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee - Museo Madre, Complesso Monumentale Donnaregina Museo Diocesano, Biblioteca e Complesso monumentale dei Girolamini, Museo del Tesoro di San Gennaro, Pio Monte della Misericordia, Complesso museale San Severo al Pendino, Museo Civico Gaetano Filangieri, ilCartastorie - Museo dell’Archivio Storico del Banco di Napoli

Musica contesto di sperimentazione dove il programma di digitalizzazione consente di creare in digitale un fondo sonoro fruibile dal portale SoNa che virtualmente attraversa tutte le culture musicali della Campania, senza gerarchie o divisioni tra musica colta e popolare, tra la musica scritta e quella di tradizione orale. Le istituzioni investite dal programma di digitalizzazione sono: il Conservatorio San Pietro a Majella, il Teatro San Carlo, il Teatro de Popolo Trianon-Viviani, la Fondazione Bideri, insieme ad altre associazioni, singoli collezionisti, musicisti e studiosi che rendono disponibili, in tutto o in parte, le rispettive collezioni. Inoltre, al Teatro del Popolo Trianon Viviani si fruirà in maniera immersiva nella Stanza delle Meraviglie il patrimonio sonoro, mentre nella Stanza della Memoria sarà possibile accedere alla mediateca multimediale

Archeologico è il contesto tematico oggetto di un’attività di ricerca e sperimentazione che attraverso l’utilizzo del digitale mira a tracciare un percorso virtuale divulgativo sui diversi aspetti delle forme culturali nel tempo delle comunità della Campania antica. Terrecotte architettoniche, lastre tombali dipinte, sculture, disegni e rilievi, intere porzioni di aree archeologiche, verranno fotografate, catalogate e inserite in un sistema che ristabilisce il legame tra il reperto e il luogo da cui proviene, in modo da far dialogare i dati reciprocamente e creare innumerevoli possibilità di racconto

Smart ArteCard è l’azione di dematerializzazione di Campania Artecard, il pass per scoprire i luoghi della cultura in Campania e viaggiare sulla rete dei trasporti pubblici inclusi nel consorzio UnicoCampania. Attraverso la customizzazione e l’utilizzo del Sistema di Vendita Regionale, l’integrazione del titolo dei trasporti in digitale e l’utilizzo di una innovativa App per smartphone, Campania Artecard diventa sempre più un HUB di accesso alla conoscenza del patrimonio culturale campano, aiutando il fruitore nella sua visita, agevolando accessi e migliorando la qualità dell’esperienza della visita in Campania.

ll progetto ARCCA, approvato e ammesso a finanziamento dalla Regione Campania, è stato attuato da Scabec (Società Campana dei Beni Culturali) nell’ambito del POR FESR 2014 - 2020 Asse I e Asse II, Accordo di Programma Quadro Campania 2020 - APQ La cultura nella città. DGR 101 del 20.02.2018 e DGR 605 del 02.10.2018.

 

BiblioARCCA - ARchitettura della Conoscenza CAmpana per Archivi e Biblioteche – Ecosistema Digitale della Campania

La Regione Campania ha inteso eseguire interventi di sviluppo, innovazione e sperimentazione, anche in una logica di allestimento di servizi di e-Government interoperabili, integrati e progettati con cittadini e imprese e soluzioni integrate per le Smart Cities and Communities, al fine di sviluppare approcci innovativi in termini di organizzazione, condivisione, accessibilità e gestione dei beni culturali.

Con tale obiettivo è stata deliberata (DGR n. 67/2018) un’azione specifica volta ad assicurare il potenziamento di servizi tecnologici mediante la digitalizzazione del patrimonio archivistico e bibliotecario esistente sul territorio, rafforzando l’applicazione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione per la diffusione dell’e-culture tra i cittadini della Regione Campania. Attraverso l’attivazione di servizi e applicazioni di inclusione e accessibilità digitale e la sperimentazione di strumenti digitali innovativi, il Progetto regionale BiblioARCCA prevede l’allestimento dell’architettura informativa regionale, interamente fruibile online, applicata ad uno degli ambiti nei quali si riscontra maggiormente ricchezza del patrimonio culturale del territorio come quello degli archivi e delle biblioteche detenute dagli Enti pubblici e privati della Regione Campania.

La Piattaforma regionale per gli Archivi e Biblioteche, integrata con altri domini culturali, è stata concepita come un vero e proprio ecosistema gestionale e informativo caratterizzato da un ambiente distribuito, orientato ai servizi, in grado di supportare sia gli operatori culturali nelle attività di gestione e curatela del patrimonio archivistico e bibliotecario diffuso, sia i fruitori di contenuti culturali attraverso le sue interfacce di output ed i servizi fruibili online.

Con la manifestazione di interesse "Digitalizzazione e conservazione del Patrimonio culturale di archivi e biblioteche della Regione Campania" del 03/05/2018 la Direzione generale per le Politiche culturali e il Turismo ha individuato un nucleo importante di Archivi e Biblioteche di varia tipologia il cui patrimonio sarà reso disponibile alla fruizione sul web, mediante la digitalizzazione dei documenti e dei libri di maggior pregio. Nel dicembre 2018 alla società Scabec S.p.A. è stata affidata la realizzazione del progetto BiblioARCCA - ARchitettura della Conoscenza CAmpana per Archivi e Biblioteche - che si integra perfettamente al Sistema Informativo Culturale - Move to cloud - Ecosistema digitale per la cultura e rappresenta un’estensione del Progetto ARCCA - ARchitettura della Conoscenza in Campania per l’ecosistema digitale.

Gli Archivi e le Biblioteche coinvolti nel progetto sono: Associazione Alessandro Scarlatti, Associazione Amici degli Archivi Onlus, Associazione Archivio Fotografico Parisio, Associazione Onlus Opera Pia Purgatorio ad Arco, Associazione San Bonaventura Onlus, Centro di Ricerca Guido Dorso Avellino, Comuni di Altavilla Silentina, Aversa, Caiazzo, Casalnuovo, Caserta, Cava dei Tirreni, Cusano Mutri, Eboli, Fisciano, Maddaloni, Marcianise, Meta, Napoli, Nocera Inferiore, Sala Consilina, Salerno, Teano, Torre Annunziata e Vico Equense, Convento Madonna dell'Arco Napoli, Diocesi di Alife-Caiazzo, Diocesi di Ariano Irpino, Ente Ecclesiastico Provincia Religiosa Salernitana Lucana, Fondazione Benedetto Croce, Fondazione Circolo Artistico Politecnico, Fondazione il Cartastorie, Fondazione Teatro San Carlo, Istituto italiano Studi Storici-Napoli, Liceo Classico G.B. Vico (NA), Museo Gaetano Filangieri, Osservatorio Astronomico di Capodimonte, Pio Monte della Misericordia, Pontificia Facoltà San Tommaso d'Aquino, Provincia di Caserta, Provincia San Tommaso D'Aquino in Italia (NA), Real Conservatorio della Solitaria, Società Napoletana di Storia Patria, Stazione Sperimentale per l'Industria delle Pelli e delle Materie Concianti s.r.l., Archivio storico e archivio urbanistico dell'Università di Salerno, Università Federico II di Napoli, Università Vanvitelli di Caserta.