null Musica Nova

Musica Nova

Il progetto Musica Nova nasce nel 1976 per volere di Eugenio Bennato e Carlo D’Angiò, in seguito alla fuoriuscita di entrambi dalla NCCP, di cui erano stati gli ideatori nel 1967. Il primo disco, Garofano d’ammore, con la partecipazione della giovanissima Teresa De Sio, fu prodotto lo stesso anno da R. Marengo per la Philips e conteneva soltanto la “rielaborazione” di canti tradizionali pugliesi e calabresi. Spiccano nell’album le varie tarantelle raccolte nel Gargano: dalla Montanara alla Rodianella, dalla Viestesana a quella di Sannicandro. Notevoli anche Pizzica Tarantata e Ballo per chitarra, una tarantella dei fratelli De Bonis, maestri liutai calabresi.

Da Musicanova del 1978 il gruppo abbandonò il revival per proporre brani inediti, seppur sempre con strumenti tradizionali. Del gruppo facevano parte, oltre ai due fondatori e la De Sio, Bob Fix (ciaramella), Pippo Cerciello (violino), Gigi De Rienzo (mandoloncello) e Tony Esposito (percussioni). Tra i successi del disco Pizzica minore e Riturnella. Seguirono nei due anni successivi gli album Quando turnammo a nascere e Brigante se more. La title track di quest’ultimo, brano originale spesso scambiato per “tradizionale”, è diventata la canzone simbolo di quell’esperienza insieme a Canzone per Iuzzella, interpretata da Maria Luce Cangiano, subentrata alla De Sio.

Con Brigante se more, le cui musiche erano state scritte per la colonna sonora de L’eredità della priora, sceneggiato televisivo di Anton Giulo Majano in 7 puntate trasmesso dalla Rai nel 1980, l’esperienza dei Musicanova raggiunge il suo apice artistico e di popolarità. Seguirà l’ultimo disco Festa Festa (1981), prodotto da Shel Shapiro e pubblicato dalla Fonit Cetra, la cui “virata” pop non fu molto apprezzata dai fan della prima ora. Finita l’esperienza del gruppo, D’Angiò, mai convinto del tutto di abbracciare la “professione” di musicista, tornerà a fare l’ingegnere. Bennato continuerà, invece, la sua carriera da solista creando il movimento Taranta power.